sergio 43 su: E’ un mondo bellissimo …
“Caro Giancarlo, sono le 16 e 30. Sono appena tornato a casa dopo il ponte passato nelle Marche. Durante il viaggio ho acceso la radio e, tra un gol e l’altro della Roma, hanno dato notizia di un attentato e di due carabinieri feriti, di cui uno gravemente. Altro il cronista non diceva e ho creduto si riferisse ai due carabinieri colpiti, di cui uno mortalmente, in mattinata durante una rapina. Anzi era confortante che la notizia venisse corretta affermando che invece c’erano unicamente due feriti. Però mi sfuggiva il nesso linguistico tra “rapina” e “attentato” e, per chiarirmi, ho aperto il PC. Ho visto le immagini tremende del carabiniere a terra, me ne sono addolorato ma non me ne sono stupito come non mi stupii dopo la sassata in faccia a Berlusconi. Quando si semina il vento di parole in libertà si raccoglie sempre la tempesta di qualche pazzo. Per passare su un piano più leggero di notizie ho girato su Archiwatch che mi mancava da qualche giorno. Le solite belle immagini e commenti…poi, no! Non ci credevo tanto era assurda la notizia della siepe verniciata! Devi sapere che l’estate scorsa all’inizio delle vacanze sono andato con le nipotine in un vicino vivaio poichè il balcone di casa era vuoto. Abbiamo comprato dei gerani e poi hanno desiderato quell’alberello di bosso che, con piccola arte topiaria, finisce a palla. L’ho piantato dove loro hanno voluto, l’hanno innaffiato amorevolmente durante l’estate, le vacanze sono finite e l’alberello è rimasto solo soletto. Quando il 24 scorso sono arrivato, l’alberello era secco e le più resistenti foglioline erano oramai del classico marrone dell’arsura. Per gioco, per scherzo, per non vederle dispiacersi troppo quando le piccole torneranno per le prossime vacanze, ho preso una bomboletta di un bel verde e ti puoi immaginare il mio volutamente scherzoso e ridicolo risultato, anzi, non c’è bisogno di immaginarlo; basta andare a Piazza Sant’Emerenziana. Però qui il trucco è volutamente sfacciato e puerile. E sì! E’ un mondo bellissimo!”





Caro 43,
pare che in America sia una PRATICA CONSOLIDATA in caso di siccità per simulare il verde per i bei pratini secchi intorno alla casetta monofamiliare.
Il triste dramma tutto italiano è che a Roma si sopperisce non a siccità (usciamo da uno degli inverni più piovosi degli ultimi anni) ma alle sciocchezze di qualche architetto che doveva prevedere il costo impossibile del mantenimento di un tale giardino (nonostante la frequente pioggia!) da cui deriva l’incuria del Municipio (colpevole di imbecillità a un grado più elevato per aver accettato il progetto di un così deficiente architetto di giardini).
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