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Centro Studi Giorgio Muratore 
Soleri si presentò con un bel maglioncino azzurro, tra gli incravattati nella sala congressi di un albergo all’inizio di Vietri sul Mare. Era il giorno dedicato a lui. Accompagnandosi con le immagini raccontò la sua missione e le sue due comunità, tra ecosostenibilità ed utopia. Poi dalla galleria, al piano alto, un giovanotto, studente di architettura o neolaureato, preso dalle parole di Soleri, con voce tonante: “Come si fa ad entrare?” Naturalmente si pagava una cospicua quota associativa. Alla fine della conferenza, il giovane pieno di speranze, scese con una certa euforia, la scala che lo portava verso il mite e sornione Soleri, capace venditore di sogni, che lo attendeva per formalizzare… Io pensai a qualcosa, molto simile alla foto che ritrae Soleri pelare le patate in Taliesin. Ecco, io pensai che i sogni non si pelano.
Chi di pelati subisce di pelati punisce.
sembra di sentire un personaggio di beckett che non vuole pelare patate e vive sepolto con la testa che affiora da un cassonetto di monnezza. Viva i tuberi, viva i rizomi!)
‘na bellezza !…. Il cactus in primo piano è più comodo.
Ci scommetto !
Non so. I sogni sono cose molto personali. Sto accarezzando l’idea di partire finalmente e dare uno sguardo per verificare la mia idea sognata di America, costruita con la Natura, l’Architettura e la Musica. In questo viaggio appena abbozzato mi chiedevo se sarei stato capace di arrivare fino a Phoenix. Forse adesso sarà come andare a Pompei. Come nella città campana acquistai il souvenir della mattonella col CAVE CANEM per incollarla al portoncino d’ingresso e far sentire importante il mio bastardino, non mi dispiacerebbe ordinare qualche campana, le windbells, e appenderla ai rami del mio limone. La brezza dell’Adriatico susciterà la stessa nota del vento dell’Arizona?