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sergio 43 su:  DAL GRAND TOUR … ALLO SHOPPING MEDITERRANEO …

Dal primo coro dell’Adelchi (perifrasi)

Dagli atri muscosi, dai fori cadenti,
dai boschi, dall’arse fucine … chiudenti
un volgo disperso repente s’incazza
intende l’orecchio, percorre la piazza
percosso da novo crescente tassar.
S’aduna voglioso, si sperde tremante
per torti sentier. Con passo vagante
tra Destra e Sinistra, s’avanza e ristà.
Adocchia e rimira, scorata e confusa,
de’ corrotti signori la turba diffusa
ch’arraffa i contanti, che sosta non ha.
Ha carca la fronte di foschi pensieri
la generazion che lavoro non ha.
Han poste le some sui tanti precari
che sognan la fine del duro servir.
Gli oscuri perigli di stanze costose
or messe alla gogna da tasse affannose.
Con ICI, con IMU e altro pensar
il rigido impero che volto non ha
con arte sottile ci vuole fregar.
Il premio sperato, raddrizzare quei torti,
sarebbe, o delusi, rivolger le sorti.
Ma or l’uno ora l’altro sul collo ci sta!
Ci rendono servi anche se siamo tanti.
Arraffano insieme i conti correnti
d’un volgo disperso che speranze non ha.

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