UNACHIESAINMALAFEDE …

Brutta e senz’anima …

tra Gaudì … Niemeyer … Mirailles … Zazà …

e pure Mc Donalds …

uno showroom della Smart o della Saab …

che ce se sbatte pure la capoccia …

ma chi jà dato l’abitabilità? …

peccato …

un’altra promessa mancata …

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6 Responses to UNACHIESAINMALAFEDE …

  1. maurizio gabrielli ha detto:

    Ma si forse è l’dea del sacro,di Dio, corrente e volgare, degli atei devoti che popolano i nostri tempi . Non la farei troppo lunga. Dio è da un’altra parte non quì.Comunque la funzione di questo coso è quella di accogliere un pò di gente ben vestita,forse, la domenica mattina, nè più nè meno quanto un Mc Donald’s di sabato pomeriggio, e l’assolve mi pare.Il cornicione è una lontana eco distorta di quello di S.Carlo alle 4 fontane ma con la stessa distanza che c’è fra una rosa di maggio e un copertone usato.

  2. Nikos Salìngaros ha detto:

    Caro Professore,

    La confusione nella quale si trova l’architettura religiosa in generale (e forse anche la religione stessa) nei nostri tempi si tratta di un profondo malinteso, frutto d’un atteggiamento astratto sintomatico del pensiero del novecento e poi. Non si possa adorare il Dio delle grande religioni tradizionali e allo stesso tempo seguire il Fondamentalismo Geometrico, perché sono concetti opposti.

    Religione e Natura

    Saluti,
    Nikos

  3. Ernesto Bignami ha detto:

    RELIGIONE E NATURA: LE FONTI ARCHITETTONICHE DELLA BELLEZZA

    Gli studenti di architettura devono leggere così tanti libri infarciti di citazioni filosofiche, sicuramente improprie perché nemmeno uno intelligente come me riuscirebbe a conoscere tutti quei filosofi citati, libri inoltre senza nessuna citazione dai libri di matematica che ho letto, cosicché, poveri studenti, non potendo studiarli sono costretti a sfogliarli rapidamente per preparare gli esami. Ah, ci fosse invece un libro solo di architettura come il Manuale delle Giovani Marmotte per le Giovani Marmotte o Grande Libro della Fisica per i Fisici. Ah, come si semplificherebbe la vita a tutti. A me soprattutto che dovrei studiare filosofia e pure estetica per studiare architettura.

    C’è da dire poi che tutti i libri di architettura contemporanea parlano degli architetti contemporanei che più costruiscono nel mondo contemporaneo. Lo studente-sfogliante contemporaneo rapido-leggente si ricorda così solo di quello che statisticamente trova citato in tutti i libri: ovvero si ricorda solo degli architetti contemporanei e delle loro architetture contemporanee. E’ scientificamente provato dalla mia esperienza di ricercatore antropico che nello sfogliante si stabilisce un imprinting letterario costituito dalle idee degli architetti contemporanei cosicché lo scarso-leggente anche quando rapido-sfoglia e scarso-legge un libro di architettura contemporanea che non cita architetti contemporanei per riassumerlo cita gli architetti contemporanei.

  4. Stefano Serafini ha detto:

    Et quomodo erat demonstrandum, ecco una sintesi molto bignamesca, che riduce tutto a un dettaglio del saggio del paziente e benevolente Salìngaros, notazione indicativa ma non così importante sulla crassa ignoranza degli studenti medi di architettura, soprattutto nel mondo anglosassone.

    Ma naturalmente Lei, arch. Bignami, è italiano, e dunque avrà letto Adorno e Horkheimer, e il loro Dialettica dell’Illuminismo. Là si spiega con sufficiente chiarezza come dietro la bignamizzazione della realtà e delle teorie e dell’antropico stesso, si celi qualcosa di molto più grande del Modernismo e delle batracomiomachie fra architetti. Salvo non mi riduca anche il bel tomo francofortese a una battutina ingiallita, come le Sue pagine.

  5. Pingback: La nuova chiesa di SAN PIO da PIETRELCINA di Alessandro Anselmi a Roma « C T O N I A

  6. mara dolce ha detto:

    “il forte gesto strutturale”? un elastico della mutanda sfuggito inaspettatamente. fine.

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