Come demolire … la sinistra … modello Roma …

Riceviamo da Danilo Nuccetelli questo sacrosanto sfogo che non possiamo non condividere, parola per parola: …
“Rutelli non ha torto perchè ha perso.
Ha perso perchè ha fatto male il Sindaco e peggio il Ministro.
E Veltroni ne è stato il degno continuatore come Sindaco con l’aggravante di averci fatto raccontare dai gionali e dalle tv per sette anni che Roma era la città meglio governata del mondo.
Non mi viene in mente nemmeno un’opera del duo che sia salvabile.
Purtroppo nè l’uno nè l’altro hanno mai voluto solo ascoltare voci che non fossero di adulatori e hanno seminato la desolazione tra i loro stessi sostenitori.
Sono stato tra questi, ma non ho aspettato la disfatta per esprimere, nel mio piccolo, il dissenso.
Che vadano a farsi f. e magari paghino di tasca loro il costo dello smantellamento dell’ascensore, del rifacimento di via Nazionale e dell’inevitabile opera di bonifica di tutta la monnezza che hanno sparso per la città sotto la denominazione di elementi di decoro urbano.”
D.N.

La lista delle occasioni perdute sarebbe infinita, …
ma basta, per tutte, la capacità del duo di far perdere ad un’intera e cospicua parte della città il gusto della politica …
e i recenti risultati elettorali ne sono la prova più eloquente …

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14 Responses to Come demolire … la sinistra … modello Roma …

  1. andrea di loreto ha detto:

    Aridatece Renato, l’assessore dell’effimero…
    A Renà, ritorna che questi nun so capaci!!

  2. RomaCogitans ha detto:

    Firmo e controfirmo!

  3. fanciulla ha detto:

    Sotto il regno rutelli si fece il concorso “nuvola all’eur”. Ha vinto MF, anche se rutelli avrebbe tanto voluto il progetto di Rogers al confronto del quale gli ascensori del vittoriano sarebbero stati ben poca cosa. Provate a cercarvelo se RR non lo ha bruciato…

  4. luca rijtano ha detto:

    è vero, fa tutto schifo. Sono stati 15 anni di merda.
    ad esempio, l’apertura al pubblico di Villa Ada privata è stata un’assurdità. era tanto bello da ragazzini attraversare i buchi nella rete e avventurarsi con le torce negli edifici diroccati. adesso li hanno sbarrati tutti, e poi dov’è l’avventura con tutta quella gente che corre intorno? anche gli amici del maneggio me l’hanno detto: che bello era passeggiare a cavallo per i boschi senza incontrare nessuno, ora non c’è più privacy…
    Era bello avventurarsi da bambini pure nella casina delle civette diroccata. poi una stupida bambina s’è fatta cadere le scale addosso e ci ha costretto a smettere di giocare. e 10 anni dopo quell’imbecille del sindaco ha iniziato i restauri e guarda come l’hanno ridotta villa torlonia, con tutti quei musei…
    i musei poi, una fissazione: guarda come hanno ridotto pure villa borghese, con tutti quei restauri, la ludoteca alla casina di raffaello, il museo bilotti all’arancera, la casa del cinema, era tutto così bello e romantico quando c’erano gli edifici cadenti… l’hanno sfregiata.
    e poi c’era bisogno di tutti quegli spazi espositivi? che ce ne facciamo delle scuderie del quirinale? non ci va nessuno… potevamo metterci, che so, una bella stazione dei vigili urbani, o allargare il circolo dell’aeronautica di palazzo barberini. e il Macro, poi, che stronzata, pure coi soldi del comune: non era meglio un bel parcheggio o dei negozi o delle banche anche in quegli edifici della peroni? e al mattatoio poi? non solo il macro, ma manco hanno cacciato quei teppisti caciaroni del villaggio globale e dell’associazionismo; anzi gli hanno affiancato pure quegli altri fricchettoni dell’altra economia…
    e i teatri? si sa che il teatro è morto. ovunque chiudono invece a roma ne hanno aperti di nuovi. che senso aveva fare il teatro india, e poi in quel postaccio, dimme te che devo andare a teatro in una fabbrica diroccata… maledetto martone…due palle i suoi spettacoli! meno male che poi sono rinsaviti e ci hanno messo albertazzi. e di ostia e tor bella monaca vogliamo parlarne? che se ne fanno in periferia con dei teatri? e manco a dire che ce fanno il cabaret, peter brook c’hanno portato…che palle!
    e poi la cazzata più grande di tutte: l’auditorium. tutti quei soldi per distruggere il villaggio olimpico. era così bello andarci a fare il puttan tour nei primi anni 90… che bisogno c’era? ne abbiamo fatto a meno per 60 anni, per creare poi quel vero gioiello di piazza augusto imperatore, potevamo continuare senza problemi, no? e poi lo chiamano auditorium: ce fanno di tutto, i concerti rock, jazz (che palle il jazz, c’ha proprio rotto walter), le feste tailandesi o svedesi con pippi calzelunghe che giocava coi bimbi, la pista di pattinaggio, i festival della scienza, della matematica, le lezioni di storia, addirittura la festa del cinema (non fatemi dire niente su questo…); è un auditorium no? sonace la musica classica!
    e delle varie Case vogliamo parlarne? la casa dell’architettura, del cinema, della memoria e, ovviamente, del jazz (che palle!). invece di romperci con ‘sto jazz, non potevamo lasciarla ar “secco” Nicoletti la villa, lo faceva tanto bene il tesoriere della banda della magliana, se la meritava… e noi architetti stavamo tanto bene ai parioli, mo’ ce tocca anda’ in mezzo ai musi gialli dell’esquilino…
    e tutte quelle iniziative in giro per la città? c’era bisogno di rifare in grande l’estate romana? non potevano lasciarci il ricordo di quella originale? e quei concerti gratuiti? paul mccartney, simon & garfunkel, i genesis, caetano veloso, james taylor, renzo arbore: a’ borgna, c’hai rotto li cojoni! quousque tandem devi continuare a farlo dall’auditorium? per non parlare della notte bianca, che porta pure sfiga tra l’altro, il black out, la pioggia (non l’aveva visto walter che chi l’ha inventata, quel frocetto radical chic del sindaco de parigi, alla prima nuit blanche l’hanno accoltellato all’hotel de ville? ed è pure andato avanti lo spettacolo…) a proposito di froci: j’hanno dato l’edificio del mario mieli a san paolo, je fanno fa’ il gayvillage, per qualche anno j’hanno dato pure un pezzo de lungotevere d’estate (“l’altra sponda” si chiamava), il patrocinio al gay pride, e se lamentano pure che non je fanno il registro delle unioni civili… troppo v’hanno dato! mo’ speriamo che almeno alemagno rinsavisca e gli tolga qualcosa…
    e tornando a noi architetti: che bisogno c’era di istituire un ufficio concorsi di progettazione; per cosa poi? asili, scuole, case, piazze… se stava tanto bene quando non si facevano! meno male che almeno per le cose grosse li selezionano prima in base al fatturato!
    e delle misure per il traffico vogliamo parlarne? era così bello entrare in centro in macchina quando cazzo ce pareva! e parcheggiare dove volevamo senza pagare una lira… bei tempi, niente strisce blu, niente varchi elettronici, niente cordoli, niente 8. potevamo parcheggiare pure a piazza del popolo… e tutti quei cantieri della metro, che mi costringono a mille deviazioni? e delle ferrovie metropolitane vogliamo parlarne? era così bello andare a ostiense per prendere il trenino per l’aeroporto! quelli sì erano sindaci, signorello, giubilo, carraro, quelli sì che sapevano organizzare gli eventi, con tutti i capolavori che hanno realizzato per italia ’90!
    e infatti si è visto come è andata a roma in questi anni di cicciobbello e walter. l’economia ha rallentato, la gente non esce la sera, i locali e le piazze sono vuoti, scippi e rapine ovunque, barbari dall’africa e dall’oriente vicino medio e lontano che scorrazzano devastando la città e terrorizzandoci: infacci non c’è venuto nessuno a roma in questi anni, non s’è visto un turista.
    meno male che adesso c’è alemagno che ha individuato subito i veri problemi di roma: i 7500 rom che rubano i nostri bambini, i rumeni che in un anno hanno stuprato ben due donne italiane (anzi no, una era negra, per fortuna), la sicurezza (è risaputo che a roma non puoi fare un passo senza incontrare una sparatoria o bande di stupratori) e, soprattutto, l ‘ara pacis: che bello quando a piazza augusto imperatore non c’era nessuno, uno splendido buco nero, dove andare a riposare dal casino di via del corso, e potevi visitare il monumento da solo perchè eri l’unico visitatore della giornata! ma solo la mattina dei giorni feriali, mi raccomando, perchè quello era l’orario dei musei…

  5. pecoraro ha detto:

    qualcuno ragiona, a quanto pare.

  6. Danilo Nuccetelli ha detto:

    Rijtano ha ragione.Ci sono state anche luci nei quindici anni di amministrazione di centro sinistra a Roma. Ma le ombre sono state cosi spesse da annichilirle.E forse hanno dato un bel contributo per creare il clima politico che ha permesso che si consumasse impunemente il primo vero pogrom della storia dell’Italia moderna.

  7. pi ha detto:

    Molto efficace Rijtano. Poi, come al solito, c’è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto. Adesso vedremo il nuovo regime all’opera, ci risentiamo tra un paio d’anni. Non è detto che non si dirà: era meglio quando era peggio.

  8. andrea di loreto ha detto:

    Rivoglio Renato Nicolini.
    Subito!
    Adesso!

  9. RondoneR ha detto:

    chissà perchè Rijtano però non si è accorto di quello che hanno ‘corretto’ tra Villa Borghese e Casina Valadier…Se era questo il prezzo da pagare per averle sbiancate, allora le preferivo prima. Ci potevo andare in bici o di corsa, senza costeggiare verdi muri del pianto.

    a proposito. Piazza Augusto Imperatore è ancora un buco nero. Per ora.
    Mentre una volta ci si andava perfino a sentire lirica. Ed aveva un’acustica che gli scaraffaggiorium se la sognano.

  10. luca rijtano ha detto:

    dopo mesi che accuso in tutte le discussioni bettini veltroni e rutelli di essere degli imbecilli, ora mi tocca il ruolo del difensore e dell'”elencatore delle benemerenze veltroniane”.
    e pensare che al primo turno delle amministrative del ’93, mio battesimo del voto, avevo votato convinto Nicolini, memore di lontani ricordi d’infanzia di passeggiate notturne a villada o al colosseo tenuto per mano dalla mia mamma…

  11. luca rijtano ha detto:

    per curiosità, RondoneR, quando parli di lirica, ti riferisci all’auditorium sopra il mausoleo, ovvero a prima delle demolizioni, o a concerti organizzati in piazza o dentro il mausoleo o la teca di morpurgo?

  12. RondoneR ha detto:

    parlo proprio del mausoleo, chiuso nel ’36, che i nonni rimpiangono per l’acustica perfetta. non mi pare che d’allora, alcun mago della riqualificazione sia riuscito a recuperarlo.

    la verità è che dal fascismo (compreso) ad oggi, un gran numero sempre crescente di incompetenti presuntuosi (più o meno lavativi ed affaristi) si è occupato di Roma.

    Peggio dei Barbari e dei Barberini.

  13. pinello berti ha detto:

    Caro Giorgio,
    Mr.Luca Rijtano sembra più vecchio dei nostri nonni. La economia globale ha cambiato da qualche tempo ovunque anche i musei e la gestione delle città ricche di patrimoni d’arte. L’incremento dei viaggiatori è di due cifre % nella sola Roma. Se ha bisogno di risolvere sue questioni contro l’inesorabile trascorrere del tempo ci sono confessionali in tutte le chiese oppure più “trendy” studi di analisti freudiani e senza esternazioni proustiane della marana.
    pinello berti

  14. luca rijtano ha detto:

    gentile prof. Berti (o forse in rete e su un blog dovrei informalmente dire “mr. pinello berti”), io in realtà utilizzavo un banalissimo, trito e ritrito, artificio retorico (non ne ricordo il nome…) di dire male per dire bene. So bene quanto sia importante il circuito dei musei globali, tanto che in alcune città nascono musei anche senza collezione solo per tentare di immettersi in tale giro. e poi walter l’ha sbandierati ai quattro venti i dati trionfali su turismo e crescita economica di roma… ammetto, però, che un po’ di nostalgia proustiana nella rievocazione delle esplorazioni adolescenziali dei bunker sotterranei di villada privata ce l’ho messa, ma del resto tempo fa il titolare del blog ci ha proposto un lungo ricordo di improvvisazioni jazz notturne intorno alla palla di paniconi e pediconi al foro italico…
    luca rijtano

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