A Roma …”cubano” … anche gli abati? …

SAN PAOLO F M

erano anni che passando per viale Ferdinando Baldelli mi chiedevo di chi fosse quello strano e garbato edificio che, partendo dall’angolo meridionale dell’antico chiostro della Basilica di San Paolo fuori le mura, si allungava in direzione del Tevere attraverso una specie di “corridore” sopraelevato a raggiungere il volume di un’altrettanto speciale “palazzina” … erano anni che mi chiedevo chi ne fosse stato l’autore … pensando a quando da San Paolo tuonava l’abate Franzoni … che fosse stato magari lui l’eroico committente … o chissà chi altri in epoca di coraggiose iniziative … di poi, altrimenti, disperse …
passando oggi per quello stesso viale … la domanda che mi ponevo appare più che retorica … anzi, non si pone nemmeno più … ché un fitto imperscrutabile telo nero avvolge ormai quel luogo … nessun cartello, naturalmente, a spiegare di quali lavori si tratta … forse un “restauro” di quel pregevole manufatto, verrebbe da chiedersi, … niente affatto … tutto distrutto … piena visibilità, si fa per dire, fino alla Basilica … per fare cosa? … per cancellare anche solo il ricordo di una stagione coraggiosa … o per cos’altro? … forse il nuovo PRG … suggerisce qualche cosa di “nuovo” … per far “cubare” anche agli abati …

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