RM “06”, Roma Architettura Contemporanea è il titolo di una nuova guida Pubblicata per le Edizioni Kappa e curata da Maria Rita Censi, Dante Frontero e Angelo Germani con un’introduzione di Massimo Locci …
questa nuova rilettura dell’architettura romana degli ultimi trent’anni, ha il merito, al di là della veste grafica decisamente modesta rispetto al prezzo, al fondo ragguardevole, di 25 euro, di fornire una documentazione piuttosto completa di quanto è stato recentemente prodotto nella capitale …
uno sforzo cospicuo e un utile strumento, quindi, per conoscere e capire l’architettura contemporanea a Roma …
Ma che c’è da capire? Cosa merita conoscere? Poco o niente …
Quello che è stato realizzato in questi ultimi decenni a cavallo tra “prima” e “seconda” repubblica (a parte poche eccezioni, che si contano sulle dita di una mano sola …) conserva il sapore triste e un po’ squallido della mediocrità …
specchio fedele della società romana di fine millennio …
della sua “politica” … della sua “cultura” … della sua “scuola” …
panorama inerte e bigio dove si affollano mezze figure senza volto e senza nome, messe ancor più in ombra dal bagliore di distratte meteore di passaggio …
giovanotti rampanti e stagionate promesse fanno a gara per perdere … vittime, spesso arroganti, della loro stessa mancanza di idee … vince il marpione di mezza tacca … il furbetto del cantierino di turno … lo scemo del villaggio …
unica consolazione: di tutto questo resterà assai poco … quasi nulla …
un nuovo rinascimento è lontano … chi e su quali “rovine” potrà ri-costruirlo?
Pensiamo veramente che qualcuno verrà a Roma per “visitare” queste miserande caricature della modernità? …




ma il perdersi in città non era un’arte tutta da scoprire?
Mentre infuria la polemica per i decreti di “liberalizzzione” delle professioni, tranne medici e giornalisti, gli architetti tacciono. Perché? Forse si sentono in colpa per aver contribuito a produrre poca qualità urbana e automaticamente giustificano l’abolizione delle tariffe minime? O si trattta della scomparsa di una professione antica, di cui restano solo poche stelle fisse, a cui la perdita di riconoscimento non interessa affatto?
informazione- la guida ha testi e foto?
Caro Giorgio,
Ti sono amico da oltre 38 anni ma come il traduttore che non riesce più a capire il vero senso e significato del Suo Autore e Critico preferito Ti devo abbandonare … Sulle quasi stelle: “QUASAR” e buchi neri a VALLE GIULIA hai preso il classico “granchio”, se vuoi ne parliamo attorno ad un buon aperitivo.
MEYER CON LA Y (ipsilon) che si pronuncia:”wai”) non mi stancherò mai di ripeterlo, si riferisce ad HANNES MEYER: architetto “Spartachista”della Repubblica di Weimar che visitò come inviato per la “ALGHEMEIN ZEITUNG” -noto e prestigioso quotidiano tedesco – l’unione sovietica di STALIN e ne tornò anticomunista già negli anni trenta, aveva visto e capito tutto, fu discriminato e ridotto al silenzio, ci ha lasciato – come mi insegni – ottima edilizia popolare a CELLE cittadina della GERMANIA.
Con immutata stima,
pinello berti
Meyer morì nel 1984 all’età di 90 anni.