Alla faccia del “minimalismo” …



Alla faccia del “minimalismo” …



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La prima impressione che l’ edificio di Meier suscita recandosi sul posto è di ingombro, estrema pesantezza….c’è un rapporto elefantiaco tra il volume della nuova struttura e tutto il resto;infatti, trascurando anche ipoteticamente il giudizio sulla contestualizzazione storica, la mole del nuovo contenitore dell’ Ara Pacis risulta evidentemente sproporzionata. Quindi il problema non è esclusivamente l’ aver ignorato la storia dell’ architettura italiana in generale e quella del sito nello specifico, ma anche quello di non conoscere la morfologia del luogo non considerando la presenza del Tevere, avendolo “tagliato fuori” da Piazza Augusto Imperatore, ed opprimendo la strada sulla quale incombe risultando un elemento di disturbo. Quindi a chi dice che quella scatola (perchè questo è) sarebbe stata bene in un’ anonima periferia rispondo che neanche questo è vero in quanto avrebbe comunque “giganteggiato goffamente” anzichè “levitare magicamente”