ettore maria mazzola su: GRANDE CARLO …
“Dopo i 5 punti di Le Corbusier del 1923, ecco nel 2014 i 10 punti del principe Carlo …
“Grande, come sempre il Principe!
Caro Stefano, mi fa piacere che abbia dato notizia di questo “miracoloso” articolo pubblicato su una rivista che ha sorpreso anche Carlo d’Inghilterra!
Il 19, al termine del Congresso dell’INTBAU, avrò l’onore di essere suo ospite nella sua residenza di Clarence House e parleremo anche di questo … non posso anticipare nulla, ma ne darò notizia!
Ciao”
Ettore
……………
Forza Ettore …
sei tutti noi …
grazie per la stima professore,
vedrò di esserne all’altezza e, magari, portare qualche buona notizia al termine del Congresso
con affetto
Ettore
E pensare che per attuare il punto 3 del Programma del Principe Carlo in Italia basterebbe applicare il combinato disposto degli articoli 7 e 8 del D.M. 1444/68: si possono proporre assetti insediativi con edifici sviluppati in altezza difforme dal contesto (e il Comune ha comunque la facoltà di non accogliere una proposta in tal senso) solo se si è in grado di realizzare un comparto interamente dotato di tutti gli spazi pubblici prescritti dal PRG, altrimenti gli edifici debbono rispettare l’altezza di quelli circostanti e preesistenti. Ad esempio, Citylife avrebbe avuto bisogno di un’area di 2×2 Km, invece di 500×500 m., per realizzare le 3 torri di 180-230 m. che in inverno oscureranno gli edifici circostanti dalle 9 a.m. alle 16 p.m., cioè per tutta la giornata solare! Altrettanto immagino per Skytower e altre bischerate del genere, fatte passare per grandi innovazioni tipologico-insediative
Difatti il problema è da sempre tutto politico e cioè di uno scontro reale fra interessi contrapposti, fra pubblico e privato, fra le regole e le deroghe; insomma la lunga storia dello scontro intorno alla rendita fondiaria a partire dalla Legge del ’42 alla proposta di F. Sullo fino ai nostri giorni. Un normale scontro di classe.
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