“L’acqua è poca e ‘a papera nun galleggia !!!” …

papera

“Come andrà a finire? Lo condanneranno? Ero curioso e così mi son sintonizzato per tempo, sulla sette/7, il primo agosto scorso. Parla il presidente Antonio Esposito alla Cassazione (che non cassò). Alle prime parole io dico a mia moglie: “… ma questo Esposito è di Napoli, si sente subito …”. Eppure leggeva in italiano, si sforzava di parlare la lingua italiano, di ingessarsi nell’italliano giuridico, ma le inflessioni, la forza delle radici sono più forti, fortunatamente: siamo o non siamo fratelli-coltelli d’Italia ver-naculare?

Così legge il ver detto, la condanna, … e di seguito va in scena il “Berlusca commosso” sul palco del Plebiscito a Roma che recita così, sotto lo sguardo protettivo della giovane fidanzata napoletana Francesca Pascale: “IO SONO INNOCENTE!! (Francè dincello tu ‘o paisano tuoio: nun aggio fatto niente, i’ nun saccio niente ‘e chillo piezzo ‘e Mills!!!”

Napoli sempre per Silvio: dopo Noemi, dopo Apicella, dopo la Pascale (che la spunta sulle altre agguerrite giovani concorrenti napoletane), sul cammino del Cav. spunta da Spartenope anche il giudice Esposito!! E l’Esposito, come da cognome si espone ai media, mal gliene incolse!!

Perde l’ingessatura giuridica italliana e si concede in vernacolo colloquiale ad un suo (pare) vecchio amico giornalista del quotidiano napoletano “IL Mattino”, (che noi da giovani contestatori ’68 storpiavamo in “IL Mappino”, nda).

Errore fatale di valutazione fece l’Esposito della Cassazione. Quello del Mappino quotidiano regista tutta la bonaria telefonata (ma l’aveva avvertito del trappolone?, nda) e quello parla a ruota libera locale, vernaculare, amicale, agostana … apriti cielo, una bufera!!

L’esposto Esposito smentisce, dice che è un abile montaggio, che parlava in generale, non specificatamente, ma Il Mappino gli mette in rete l’audio della pistola fumante: la telefonata incriminata, che per la verità è uno spasso, una lezione di stile, di lingua, di intelligenza, che solo i tempi nostri mediatici così nevrotizzati possono criminalizzare perché incredibilmente troppo ingenua e “inopportuna”. E soprattutto molto umana perché l’Esposito, levata la toga e l’ermellino, risponde al telefono in mutande e canottiera, “abbandonandosi a commenti in un italiano-napolitano scomposto….”, come annota puntigliosa su “Il Foglio” di ieri una maestrina d’italiano dalla penna rosso e blu.

Ma l’hanno mai letto il Muratore Giorgio in mutande Archiwatch ed ermellino d’architettura? Fortunatamente per noi c’è questo blog che miscela bene italiano e romano d’Eccellenza. E all’occasione anche ‘o napulitano, il genovese, il veneziano e tutte le lingue e diletti dei fratelli-coltelli dell’Italia ver-naculturare d’architettura.


Nota: lode per l’ex capo della Procura di Napoli Giovandomenico Lepore, magistrato rigoroso e grande estimatore della lingua napoletana.  Interpellato sulla “questione Esposito”, ha ricordato che anche il presidente Enrico Valanzuolo fu bersagliato dalle critiche quando, durante il processo alla nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, usò l’espressione: “l’acqua è poca e ‘a papera nun galleggia!”. Tutti lo attaccarono, ma la scelta linguistica era giusta. In molti casi infatti il napoletano può arrivare ad esprimere cose e circostanze che la lingua italiana non riesce a rendere in modo tanto incisivo.

Insomma, per concludere la nota, amici dell’Archiwooòò: l’acqua è poca e ‘a papera italiana nun galleggia!!!

Saluti d’agosto,”

Eldorado

Questa voce è stata pubblicata in Architettura. Contrassegna il permalink.

2 Responses to “L’acqua è poca e ‘a papera nun galleggia !!!” …

  1. aldofree ha detto:

    E pensare che c’hanno da ridire sul dialetto napoletano usato da un giudice che parla con un amico (?), e non provano neanche vergogna quando uno di loro sfodera (a sua insaputa) un italiano gravido di termini aulici e parla in nome e per conto di tutti gli italiani (beh di tutti proprio mi auguro di no).
    https://www.youtube….h?v=aiXT309Imw0

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.