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lo guarderanno mai? Ma soprattutto, se ne renderanno mai conto?
ahhahaah veramente spassoso EMM!!! E’ l’unico che non s’è reso conto che nel mondo quelli che i soldi non li buttano usano questa “tipologia edilizia” da più di un secolo… ma tant’è, ha come riferimento una classe dirigente fasciocomunsitdemocristiana (ora nana) che ha costruito quartieri modello tanto pittoreschi e carucci, che fanno della Capitale d’Italia la citta meglio vivibile e sostenibile del mondo, ispirazione per l’intera popolazione mondiale!
purtoppo, come al solito, l’ignoranza impedisce di sapere che i quartieri che considero validi sono quelli realizzati prima del fascismo.
Il fascismo pose fine al corretto modo di costruire e gestire le case popolari esautorando l’ICP che fino a quel momento aveva fatto di tutto per evitare i quartieri ghetto e favorendo l’integrazione.
Fino a quegli anni, come ho potuto documentare in “La Città Sostenibile è Possibile”, quei quartieri si erano costruiti con costi inferiori fino al 67% rispetto alla edilizia di oggi, inoltre quei quartieri sono stati costruiti in tempi che raramente arrivano ad un anno, e mai restaurati in 100 anni, ma tu da buon ignorantone orgoglioso te la ridi sparando frasi prive di fondamento.
E’ proprio vero che la mamma degli ignoranti e presuntuosi è sempre incinta … soprattutto è un peccato che quella mamma, piuttosto che far studiare i propri figli preferisca sottoporli alla lobotomia postzeviana strappando ingiustamente tante braccia all’agricoltura!
Spassoso di nuovo! Giudica senza sapere. Conosco, molto meglio di lei, i problemi delle case popolari di Roma. Le assicuro che non è una questione formale o tipologica. Cadendo tutte le sue argomentazioni rimangono solo le sue preferenze estetiche. Opinabili. La sua battaglia antimodernista è patetica.
ma non ti fai pena da solo?