UN “DISEGNO” ROMANO …

visitando la mostra …

a prima vista, …

la sensazione è stata quella che sarebbe potuto andare anche peggio, …

poi, a ben guardare, …

solo un gran casino architettato con cura …

al di là dei tanti inutili disegni, infatti, …

un unico disegno perverso e luciferino …

 

così, dopo la già a suo tempo, afona e insulsa, …

ma ormai storicamente imprescindibile, “tavola” morfogenetica, …

altrimenti nota come “la madre di tutti i morfemi” …

o tout court: “Morfemone” …

da cui sembrerebbero, almeno in larga parte, discendere …

tanti tra quei malcapitati esercizi appesi casualmente al muro …

ecco una pletora di decine e decine di disegnetti praticamente privi di senso, …

sciapate senza capo né coda, …

arzigogoli assai bruttini …

e, proprio per questo, forse, perfetta testimonianza dello stato dell’arte …

una moltitudine di foglietti inconcludenti …

strappati alle umbratili velleità di sedicenti architettini senz’anima …

scimmiotti incapaci …

la più parte, mezze seghe senza storia …

e dalla insipida melassa si salva solo qualche sparuto, incauto, frammento, …

ma che sembra approdato lì per caso …

 tra questi: …

uno splendido disegno di concorso di Pietro Barucci per la City Hall di Toronto …

uno storico e misterioso lacerto della tesi di laurea di Vanna Fraticelli …

un tenebroso frammento di colonna coclide di Franz Prati …

tre disegni, tre pezzi, capaci di sintetizzare, ciascuno a suo modo, …

tre momenti della vicenda romana …

 

il primo (in punta di matita, 12H, probabilmente) del ’58, pochi anni prima del diluvio …

dove si sente la voglia di internazionalizzare lo scenario romano …

con gli strumenti di una perfezione grafica al limite del maniacale …


il secondo (china su lucido) del ’69, nel cuore del casino …

dove tra GRAU e Della Volpe già si intendono i sussulti di un’intera generazione allo sbando …

 

il terzo (carboncino su carta da spolvero, parrebbe) del ’95, alla fine ormai di ogni speranza …

che, nella sua fosca stesura narrativa, sembra uscire …

dalle ceneri tenebrose di una tangentopoli postmoderna …

 

una mostra, comunque, da non perdere …

per verificare lo stato miserando della cosiddetta Scuola Romana …

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1 Response to UN “DISEGNO” ROMANO …

  1. Qfwfq ha detto:

    professò
    mi ha incuriosito
    mi sa che un salto ce lo faccio
    anche se così come si presenta sembra una mostra di beneficenza allestita in una sala parrocchiale dal locale circolo degli anziani
    tocca andare per verificare sennò non vale

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