Massimilaino Fuksas nel 1968 … 2’28”: «Dare lo stimo!» …

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2 risposte a Massimilaino Fuksas nel 1968 … 2’28”: «Dare lo stimo!» …

  1. pasquale cerullo ha detto:

    Ma poi, questa nuvola, la sognava già allora?
    Una domanda, si dà tanta importanza alla forma, troppa… la domanda:
    è più importante la sua forma o le sue funzioni?

  2. sergio 43 ha detto:

    Ma sai, Pasquale, che forse è vero che quel sogno di una nuvola ingabbiata potrebbe essere nato già allora? E non per sua colpa ma “perchè ci disegnavano così”, come dice Jessica Rabbit, e a noi così ci capitava a volte di disegnare. A me e a chissà quanti altri è capitato, pretentendosi allora che fossimo tanti piccoli poeti visionari più che dei pratici architetti, di “scrivere il proprio nome sull’acqua”. A me capitò quando, seduto nel tram che mi portava a Valle Giulia, disperato perchè non riuscivo a risolvere il tema del Corso di Composizione di quell’anno: “La città lineare”, cominciai a tracciare con l’unghia sul vetro appannato delle forme che si ispiravano vagamente al progetto di Kenzo Tange per la Baia di Tokio. Quando scesi davanti la Facoltà mi ero arrreso e mi iscrissi a un altro Corso. Tanti anni dopo mi sono rivisto e ho compreso il moto creativo di Fuksas quando, in un famoso spot, il Nostro fissa la sua intuizione sul parabrezza della sua auto (senza neanche andare a sbattere, poi!) disegnando con il dito il profilo di una nuvola alta nel cielo davanti a lui, ingabbiandola in un rettangolo, nella “tecona” insomma! Nessun confronto irrispettoso e presuntuoso con il il più famoso prodotto della nostra Scuola di allora ma solo l’immagine di due dita che si muovono nell’aria, un dito che non volle credere a dei sogni e li abbandonò, l’altro che, dopo tanti anni, aveva ancora fiducia nella propria capacità espressiva. Quali siano o come possano essere interpretati i suoi sogni, “tanto di cappello!”
    P.S
    Per ricordare, oltre agli elaborati dello “Studio Asse” che il Prof. ha riproposto in questi giorni, quanto si potesse essere visionari allora sul tema della città, ho allungato la mano e ho ripreso il catalogo “Roma interrotta” di cui ricordo il Parterre du Roi:
    Prefazione:
    Giulio Carlo Argan – Christian Norberg-Schulz
    Autori:
    Piero Sartogo
    Costantino Dardi
    Antoine Grumbach
    James Stirling
    Paolo Portoghesi
    Romaldo Giurgola
    Roberto Venturi
    Colin Rowe
    Michael Graves
    Leon Krier
    Aldo Rossi
    Robert Krier

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