“Oblungo, con una testa rotonda in punta, che si tiene in mano, che si lecca volentieri assai. E che quando l’hai tenuto in mano e l’hai leccato, scioglie tutta la sua crema bianca“.
La fresca mistura inondava: “le gole più desiderate di Napoli, certe cavità di bocca, solitamente riservate a membri di casate principesche. Schiumava sui dentini perfetti, sgocciolava dagli angoli di labbra lavorate nel corallo. Dagli angoli fin giù tutto sulla gola“
GLI IMPUDICHI SORBETTI CHE PIACEVANO A LEOPARDI