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http://www.dagospia.com/rubrica-5/cafonal/articolo-16071.htm
http://www.dagospia.com/mediagallery/dago_gallery-22457/284622.htm
“Come mi vengono certe idee a me!” diceva Totò! Allora, a forza di guardare le foto aeree del MAXXI e il pattuglione dei visitatori alla inaugurazione del medesimo, immaginando che passata la sbornia del presenzialismo, gli unici fruitori saranno gli scicchettoni che troveranno ganzo darsi appuntamento per un happy hour, i finti artisti che cercheranno di trovare qualche sponsor per i loro “gesti”, le ragazzotte di belle speranze, i fusti con appettibili toraci a tartaruga, qualche speranzoso mendicante a ore mentre il popolo, quello non abbastanza bue ma capace di sano senso critico, se ne terrà lontano, mi é venuta questa strana idea (vabbè! é solo una boutade ma, come diceva mio nonno in carriola, “una risata seppellirà il mondo!). Il Quartiere 1 Flaminio non ha un Centro Commerciale, degno di questo nome, se togliamo il vicino Auditorium (Scusi Piano! Mi vergogno di questa stupida cattiveria e arichiedo scusa!). Abbiamo la Porta di Roma a nord con i suoi fumaioli, RomaEur a sud, tutto accupolato, Tor di Nona a est (mai stato!), il piccolo ma sufficiente Centro Primavera sotto casa, l’elegante Cinecittà 2 sulla Tuscolana, forse il migliore di tutti con le sue piramidi e i suoi cornicioni finto-classici. Trasformiamo allora il MAXXI nel MAXXIMO-STORE! Gli stranianti corridoi si riempiranno di rutilanti vetrine, dove vetrinisti/e geniali mettono in mostra pura visual-art sempre mutevole, dove ognuno, e non i soliti “Happy Few”, sollecitato a consumare per tenere alto il PIL nazionale e il sistema produttivo, potrà passare le sue ore di svago. Si potranno aprire, per la soddisfazione dei colti e come invito agli incolti, anche gallerie d’arte dove artisti alla portata di tutte le tasche potranno far conoscere le loro opere, si potranno destinare spazi per mostre le più varie. Questo sistema, sostenuto dagli affitti dei negozi, potrà più facilmente ammortizzare i costi dell’opera grandiosa che sarà finalmente consumata democraticamente da tutti.
e pensare che dall’altra parte…