Anche Papa Mieli “garantisce” per Boeri …

Sentenzia il grande Paolo:

«Stefano Boeri non è un architetto qualsiasi, è il fratello di Tito Boeri, fa parte di una delle famiglie più rispettabili, non vorrei che in questa confusione finiscano persone perbene…».

Caro Paolo, …

la prossima volta, …

prima di aprire bocca, …

e anche per tutelare la tua mitica prudenza, …

ché, dopo Andreotti, sei per tutti noi un mito …

conta, almeno, fino a tre …

e poi spiegaci, con parole tue, perché Stefano Boeri sarebbe un grande architetto …

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4 Responses to Anche Papa Mieli “garantisce” per Boeri …

  1. Cristiano Cossu ha detto:

    Compagni che (non) sbagliano.

  2. Pietro Pagliardini ha detto:

    Ma che domande fa professore?
    Metta il grattacielo con bosco, anzi, il “bosco verticale”, il progetto più pubblicato in Italia, appena dopo il MAXXI: non le sembra una genialata? Ma ci pensa quanto risparmio di territorio! Ma ci pensa ad una città ri-naturalizzata in orizzontale dalla coppia Abbado-Piano e in verticale da Boeri! Manca la ri-naturalizzazione in diagonale e il cerchio, pardon, il triangolo è chiuso. Cercansi architetti, o meglio ancora geometri, per la chiusura della triangolazione!
    Se ci pensa bene, poi, Boeri ha stretto rapporti con la protezione civile perché tornerà utile quando gli alberi, che saranno d’alto fusto, ovviamente, e non tristagnole fioriere portavasi, altrimenti sarebbe una “fioriera verticale”, cadranno di sotto per le raffiche di vento o, più semplicemente, per normali lavori di potatura rami secchi a quell’altezza.
    Dice: ma ci saranno protezioni! Ci saranno, ma nei rendering non si vedono.
    Dice: ma ci saranno e non si vedranno nemmeno al vero!
    E va bene, ma la movimentazione su e giù del terriccio, dei concimi, delle pacciamature, delle potature delle piante, delle sostituzioni richiede un’organizzazione efficiente. Pensi lei ad un albero, del tutto indelicato, che decidesse di seccarsi! Va segato, mica …storie.
    La protezione civile è dunque parte integrante del progetto, che potremmo definire perciò, non solo “sostenibile” ma anche “integrato”.

    E lei fa queste domande da saccente professore!
    Saluti
    Pietro

  3. aldofree ha detto:

    il grattacielo “albero di natale” bellissima trovata per il periodo in oggetto, mi è sempre parso una delle più rare “enormità” di questo secolo.

  4. lucaguido ha detto:

    Nel mondo delle favole

    Ricordando la risposta di Stefano Boeri al mio articolo “I costi dell’ architettura” mi viene in mente una riflessione di Edmondo Berselli che riporto in fondo. Purtroppo credo che certi signori dimostrino che è più facile denigrare e screditare l’ interlocutore piuttosto che riconoscere le proprie profonde contraddizioni morali. E’ quello che mi è capitato. Eppure all’ epoca del mio articolo la risposta già appariva spropositata dal momento che non era ancora “esploso” il caso Maddalena dal punto di vista giudiziario. La reazione forse dimostrava tensione. Ma ora capisco come certi signori, dispiaciuti di non aver avuto il ritorno mediatico che speravano, non si fanno scrupolo a sfruttare gli avvenimenti per un ritorno di immagine. E’ così che in un secondo momento e senza alcuna ipocrisia queste stesse persone riescono a proclamarsi vittime della situazione e contemporaneamente a sbandierare una presunta superiorità morale. Tuttavia, a noi che disertiamo i salotti della Milano da bere, molti aspetti della vicenda ci appaiono poco chiari e mai realmente approfonditi da chi, chiamato in causa, aveva il dovere di farlo.

    “Dire sonore bugie: è la tecnica da talk show inventata dagli spin doctor del centrodestra. Che funziona

    Una delle tecniche da talk show inventate dagli spin doctor del centrodestra è semplice e irresistibile: dire sonore bugie. E poi ripeterle. Le bugie sono inconfutabili, anche perché ammutoliscono gli interlocutori; richiederebbero verifiche d’archivio, e in studio non c’è ovviamente né modo né tempo.”

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