Salviamo Urbino dalle nuove “porte” …

Riceviamo da Paola Ghirotti questa emblematica segnalazione sullo stato di salute delle nostre città … d’arte …

“Buongiorno Professore,
Le sottopongo questa notizia: “Entro due anni saranno ultimati il parcheggio di Nuova Porta Santa Lucia e l’area polifunzionale del Nuovo Consorzio. Lo ha confermato il sindaco di Urbino Franco Corbucci nell’ambito dell’inaugurazione della mostra “Le nuove porte di Urbino” dove sono state esposte le tavole che illustrano le tappe e le proiezioni in grafica tridimensionale dei due progetti, attualmente in corso di realizzazione. Il parcheggio di Nuova Porta Santa Lucia sarà di cinque piani per un totale di 544 posti auto e avrà altri quattro piani di centro commerciale. Il Nuovo Consorzio ospiterà, oltre che negozi, anche uffici e spazi ricreativi.
All’inaugurazione sono intervenuti anche Sauro Dottori, amministratore delegato della ditta che ha in appalto il progetto e Roberta Bartoletti, segretario scientifico del Laboratorio di ricerca sulla comunicazione avanzata (LaRiCa) della facoltà di Sociologia dell’università di Urbino, che ha condotto un’indagine sulla percezione della popolazione riguardo ai due progetti. È risultato che gli urbinati sentono effettivamente l’esigenza di attività commerciali diversificate e più spazi ricreativi. (er.pa.) “

Non si può fare nulla per fermare questo scempio?

Sono reduce da Urbino dove è un piacere calpestare piazza Duca Federico,
il cui rifacimento è stato attuato seguendo un percorso filologico corretto.

Saluti cordiali”
Paola Ghirotti

e pensare che qualcuno già si lamentava per gli interventi di De Carlo …

Questa voce è stata pubblicata in Architettura. Contrassegna il permalink.

5 risposte a Salviamo Urbino dalle nuove “porte” …

  1. manuela marchesi ha detto:

    Ho saputo che la nuova amministrazionem del sindaco neoeletto dott. Franco Corbucci, intende dare il via a grandi opere e infrastutture di modernizzazione della città che avranno un forte impatto sul Centro Storico.

    Ha anche detto che abolirà la Commissione Consiliare per l’edilizia in quanto origine di lungaggini burocratiche e ostacolo allo svelto e fattivo agire…”basta il parere degli uffici, può essere più che sufficiente(….)”

    Urbino è una città che l’ UNESCO ha dichiarato “patrimonio dell’Umanità”, e sarebbe il caso che fosse messa a parte del progetto di Grandi Opere, non fosse altro che per decidere se lasciare o no la sua tutela prestigiosa alla città.

  2. sergio bonanni ha detto:

    Urbino non è sola. nel centro storico della mia diletta spoleto, è in realizzazione da alcuni anni un’ingiustificato progetto di Grandi Opere per la costruzione di 4 parcheggi, di cui 2 sotterranei , di tre percorsi meccanizzati, e di una oramai famigerata torre commercial/residenziale (sempre in pieno centro storico).
    ll progetto ricalcando un’abbozzo di studio mai sviluppato, quasi un esercizio di stile, che fece kenzo tange per una fondazione locale oramai una trentina di anni fa, rinasce ora da una crisi di cesarismo dell’amministrazione comunale e di finanziamenti comunitari che “visto che ci sono spendiamoli”come diceva Pasquale Cerullo, risultando notevolmente sovradimenzionato e di costosissima manutenzione, oltre al devastante impatto sia sul paesaggio sia sul medievale tessuto urbano. basti la costruzione di una scala mobile che copre il tratto piu suggestivo delle mura medievali appena sotto la rocca, costruzione che ha comportato anche alcuni abbattimenti delle stesse mura.(più scrivo più mi inc…o, manderò foto).
    Tra l’altro in questi mesi spoleto si è pure candidata a citta patrimonio mondiale dell’umanita! Mi auguro, seppur con profondo dolore, che all’UNESCO gli ridano in faccia.

  3. Manuela E. ha detto:

    Vi propongo questo articolo del giornalista Vittorio Emiliani molto critico sui lavori in corso ad Urbino ( scusate la qualità )

    Manuela E.

  4. isabella guarini ha detto:

    La qualifica di Patrimonio dell’Umanità si sta rivelando un boomerang. Infatti, appena una città o un territorio viene segnato dall’UNESCO, ecco che si mette in movimento un processo in contrasto con l’obiettivo della conservazione per cui il sito è stato promosso a Patrimonio dell’Umanità. Osservando dalle foto satellitari il centro Storico di Urbino, per giacitura e forma a spirale compatta caratteristica dell’appartenenza al contesto appenninico italiano, dovrebbe essere facile comprendere la necessità della conservazione della forma urbana rappresentativa dei vari livelli dal geografico a quello architettonico. Le addizioni a diretto contatto con la forma urbana storicamente consolidata possono produrre effetti di disidentità, pregiudicando i presupposti del vincolo stesso. Purtroppo i centri storici sono sempre più considerati solo come scenografie per allestire il teatrino di un tempo che fu, mentre si svuotano della vita, dei suoi ritmi e e modi, che appunto dovrebbero rimanere a futura memoria. Se una comunità non vuole più sopportare il peso della memoria storica e preferisce entrare nella modernità senza fardelli, non c’è che da proporre l’uscita dal vincolo di Patrimonio dell’Umanità.

  5. manuela marchesi ha detto:

    a Manuela E.:

    L’articolo di Vittorio Emiliani è perfetto e chiaro nella denuncia dei mali e nella propositività delle alternative allo scellerato corso attuale delle cose.
    E’ un manifesto di sano e consapevole, nonché elegante buon senso. Quello vero…e quello che ci vuole!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.