Sergio Brenna commented on DOV’E’ L’AFFARE? …
“Più conveniente per chi? Ecco, questa è proprio la domanda giusta: all’ex Fiera di Milano con un indice edificatorio di 1,15 mq/mq (col quale non si sarebbero potuti realizzare i 44 mq/abitante di aree pubbliche prescritte dal PRG neanche cedendo l’intera area e realizzando edifici privati appesi al cielo) gli aspiranti acquirenti hanno offerto a Fondazione Fiera 2.000 Euro a mq di area contro una base d’asta di 1.000 Euro/mq. E’ un meccanismo che incentiva la massimizzazione della rendita fondiaria degli Enti parapubblici proprietari a scapito degli interessi collettivi dei cittadini (oltre il 50’% delle aree pubbliche dovute sono state monetizzate per consentire la collocazione degli edifici, comunque altissimi – 20/25 piani quelli di corona e 50/60 piani le tre torri centrali di oltre 200 metri di altezza – che in inverno oscureranno per l’intera giornata gli edifici di 7/8 piani circostanti. Ex Fiera di Roma segue l’esempio milanese con un indice edificatorio di 1,30 mq/mq e la cessione (insufficiente) del 50% dell’area, costringendo a realizzare edifici addossati tra loro, molto alti e incombenti su quelli circostanti e preesistenti. Amministrazioni avvedute e rispettose dell’interesse collettivo dovrebbero stabilire un indice edificatorio in grado di far realizzare tutti gli spazi puibblici necessari (per 44 mq/abitante l’Indice territoriale congruente è 0,68 mq/mq) e, stabilita la base d’asta sulla rendita media corrente, assegnare l’area a chi propone di realizzare la minor quantità di edificazione privata e la maggiore di edilizia pubblica, calmierando la rendita fondiaria e massimizzando l’utilità pubblica.Inutile dire che per Milano il Consiglio di Stato presieduto dal chiacchierato De Lise ha respinto il ricorso dei cittadini che argomentavano in tal senso, negando che avessero titolo a ricorrere e condannandoli a rifondere le spese di giudizio al consorzio proprietario Citylife (Intesa, Generali, Ligresti e compagnia). Il risultato fa parte di quel bel panorama di cui Archiwatch ha recentemente mostrato lo skyline: l’assessore De Cesaris della Giunta Pisapia dice di avere le mani legate dagli impegni assunti dai predecessori e invita a inghiottire l’amaro boccone. A Roma potrà andare diversamente ? De Lise è andato in pensione e forse i ricorsi amministrativi hanno qualche chance in più, e poi…le forze politiche che si candidano a sostituire Alemanno nelle prossime elezioni comunali hanno qualcosa di nuovo da dire rispetto al suo operato, che per altro segue fedelmente l’eredità lasciatagli dalla Giunta Veltroni?”



