Marco Giunta commented on QUANDO VALLE GIULIA …
“Gent.mo Sergio
Non posso confermare, essendo venute a mancare le fonti anni orsono; comunque, che l’immagine faccia riferimento ad un clima unico dovuto forse alle comuni ristrettezze del periodo (i miei nonni si trasferirono dalla Galleria di Arte Moderna, come sfollati, a vivere insieme al fascistissimo “professore” Gioacchino Volpe nella sua casa alle spalle dell’attuale ala Cosenza, nelle vie silenziose dove abitavano i gerarchi, prima di ritornare “a casa” per vivere da dietro il palco la stagione d’oro della GNAM sotto l’egida di Palma Bucarelli, sino alla metà degli anni’70).
Che la stagione stesse per volgere al termine lo capirono il giorno della “battaglia”, quando mio zio rimase per ore chiuso nel suo laboratorio di falegnameria posto in corrispondenza dell’intradosso della scalinata dell’edificio di Lutyens, domandandosi, nel crepitio dei sampietrini lanciati contro la porta, da comprimario (non appare per tale motivo neanche in una foto pur trovandosi nell’occhio del ciclone!) il perchè di tali avvenimenti, scrutando dal finestrino che dava verso la salita della facoltà i volti di tanti studenti che venivano invi(t)ati da non so quali docenti, presso di lui, per imparare a realizzare incastri, unioni di testa, tenoni e mortase, code di rondine, etc… Il giorno dopo, mi racconta ancor oggi, in pensione, nulla fu più come prima … e quasi più nessuno studente attraversò la soglia della falegnameria della British School at Rome, qualcosa era veramente cambiato!
Forse il motivo lo sto scoprendo con gli anni, dopo essere approdato a mia volta alla metà degli anni ’80, di nuovo ad Architettura, a Valle Giulia.
PS
Mio nonno è stato capo custode della GNAM dal 1933, autodidatta amante dell’arte (sino alle soglie del novecento però! Il chè lo conduceva ad un quotidiano battibecco con Palma Bucarelli, “che ha messo in cantina l’assetato di Arturo Martini e la Cleopatra di Canova!!! e vicino all’Ercole ci ha messo un incidente stradale!!! – e che si incavolava quando, da piccolo, durante il giro serale di controllo gli chiedevo se fosse lui quello fotografato di spalle ne “i visitatori” di Pistoletto ahahah)
Alla notizia che io volessi iscrivermi, dopo le scuole medie, al Liceo Artistico, si imbestialì proferendo la seguente sentenza:”Un altro morto di fame!”, ma d’altra parte buona parte della colpa era la sua.
Il secondo colpo glielo infersi quando decisi di iscrivermi alla Facoltà di Architettura, non proferì parola.
Aveva forse capito tutto?
m.g.





