SAVERIO MURATORI …

 

SAVERIO MURATORI

(MODENA 1910 – ROMA 1973)

“Architetto, storico, docente universitario – professore ordinario a Venezia dal 1950 al 1955 e a Roma dal 1956 al 1973. Ha fondato una nuova metodologia per lo studio dell’architettura e dell’urbanistica. Ha condot- to la sua ricerca in aperto contrasto con la cultura moderna, denunciandone errori ed equivoci in diversi contesti, in par- ticolare nell’ambiente dell’Università di Roma, dove ha rico- perto la cattedra di Composizione Architettonica nella Facoltà di Architettura. Il contrasto tra la posizione muratoriana e la cultura moderna è originato dalla consapevolezza del conflit- to irrisolto tra la coscienza spontanea della società – sempre concretamente e intuitivamente aderente alla realtà positiva – e la coscienza riflessa o autocoscienza critica, sempre incom- pleta e – se non contenuta nei suoi limiti – illusoria e negativa. Tale conflitto diventa gravissima frattura, se non si pone in opera un metodo rigoroso, che consenta di comprendere la realtà e le sue leggi. Il metodo muratoriano tende appunto alla ricomposizione dei termini antitetici della crisi. La graduale costruzione di questa metodologia, il cui significato trascende i limiti tecnico-scientifici per attingere a più alti valori morali, è tratteggiata in una sua lezione: «Ho dovuto compiere notevo- lissima fatica per togliermi di dosso i luoghi comuni acquisiti come figlio del giovanile velleitarismo moderno; ho impiega- to tutta l’esperienza dai venti ai quarant’anni per individuare i problemi non risolti della cultura attuale; dai quarant’anni in poi, con lo studio del tessuto urbano di Venezia e di Roma, sono giunto a comprendere le leggi della tipicità delle forme urbane e della ciclicità del mondo della città, come di quella dell’uomo; ho impiegato altri dieci anni di lavoro sul quesito del territorio, e infine ho affrontato il problema dell’autoco- scienza, cioè dell’avventura della civiltà». Tra le sue principa- li realizzazioni, le chiese di Pisa e del quartiere Tuscolano in Roma, il palazzo per gli uffici dell’ENPAS a Bologna, la sede della Democrazia Cristiana nel quartiere dell’EUR a Roma.”

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3 risposte a SAVERIO MURATORI …

  1. mauro ha detto:

    Sulla splendida Chiesa di Pisa del ’47

    ” Tra gli organismi di eccezionale impegno l’unico forse che il nostro tempo esige e attui fuori di qualunque retorica, ma per vitale e sociale esigenza, è la chiesa. La chiesa che, per semplice che sia la sua concezione, non si realizzerà compiutamente se non nel quadro di una viva e attuale strutturalità, rispondendo in ciò al suo stesso compito pratico e morale. Questa sua alta spiritualità, non meno della sua indispensabile strutturalità, fanno della chiesa il tema principe di tutta l’architettura, perchè in essa l’organismo strutturale e spaziale si manifesta esemplarmente come la via maestra all’espressione architettonica. Essa si presenta come una possibile grande esperienza atta a superare il dualismo tra visione oggettiva e ricerca soggettiva. Il rapporto che intercorre tra l’architettura religiosa e la tecnica, è un rapporto di struttura, che diventa tutto ordine spirituale. Struttura dunque spirituale ed espressiva.
    All’architettura del nostro tempo non è indispensabile il ferro e il cemento armato, ma lo spirito che anima quelle strutture”.
    Saverio Muratore

  2. sergio43 ha detto:

    Avrà mai il Vicariato la voglia di completare la chiesa del quartiere Tuscolano con questa garbata cupola avente una lanterna che mi ricorda quella, chiamata “gabbia dei grilli”, di Santa Maria di Loreto al Foro Traiano?

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