Fanno la festa all’Architettura …

… … … …

Riceviamo da Mara Dolce: …

Caro Muratore,

forse sarebbe bene cominciare a parlare di questa specie di sagra dell’architettura

a Roma: un’ orgia, il caos, il nulla. una situazione veramente preoccupante.

ti invio un mio contributo;

Festa dell’architettura a Roma: una marmellata che niente ha a che vedere con l’architettura ma molto con la chiassosa sagra paesana. il polpettone è ovviamente confezionato su propulsione dell’ordine degli architetti di roma, che tanto si è specializzato in questi ultimi anni, nel fare molto rumore per nulla, con iniziative di risonanza provinciale spesso capitanate da figure di mediocrità imbarazzanti e al quale si sono poi accodati un gruppo di sfigati “dell’architettura fai da te”. infatti, dal 9 al 12 giugno, ognuno potrà avere la sua festa dell’architettura nel proprio condominio, un modo come un’altro per non far capire assolutamente niente di questa disciplina e mestiere, che in italia, circa 50anni fa, era una cosa seria. i nostri complimenti quindi, all’ordine degli architetti di Roma per lo spaventoso vuoto culturale, per l’assoluta mancanza di rigore, di sostanza e di serietà che lo contraddistingue da diversi anni a questa parte, a totale vantaggio della propaganda facile, dei ricchi premi e cotillon (a spese degli iscritti) e dell’insopportabile scemenzaio delle iniziative superflue, irritanti anche perchè inopportune in questo momento storico di grave difficoltà per gli architetti.

FESTA DELL’ARCHITETTURA A ROMA:

STATEVENE A CASA, QUESTA ROBA, ALL’ARCHITETTURA GLI FA’ LA FESTA

M. D.

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11 Responses to Fanno la festa all’Architettura …

  1. marco rostro ha detto:

    ma quale festa dell’architettura?
    è la festa di schiattarella e dei suoi amici, di quelli che si è messo nell’ordine, indicendo l’ultima votazione senza congruo preavviso.
    una manica di personaggi insignificanti che manovra a suo piacimento. non dicono una parola. sono sempre solidali che nemmeno le testuggini romane.

    quale festa?
    quale ordine?
    quale consiglio?

  2. Riccardo del Plato ha detto:

    Magari ci fosse qualcosa di quelle paesane e veraci sagre di un tempo….

    Torniamo indietro per favore, REWIND <<

  3. mara dolce ha detto:

    è vero, è la festa di schiattarella che tenta il grande salto facendo propaganda per accreditarsi come presidente dell’ordine nazionale e degli amichetti suoi. ma perchè allora i tanti iscittti di roma non dicono una parola?

    maradolce@hotmail.com

  4. paesaggiocritico ha detto:

    Fortunatamente negli eventi collaterali ci sono alcune iniziative interessanti “dal basso”. Personalmente credo che nel complesso la “festa” è una manovra mediatica a vantaggio di pochi, ma ritengo che alcuni interventi siano da vedere, naturalmente non quelli delle archistar che parlano dei loro progetti.

  5. Michele ha detto:

    Mara Dolce,
    hai fatto bene ad utilizzare questo nickname, perché nel dubbio cercherò di essere più morbido e gentile possibile.
    Hai messo in fila tutta una serie di considerazioni personali a vari livelli condivisibili o meno, ma nel complesso di uno sconcertante ed “architettese” qualunquismo.
    Architettese italiano direi, a giudicare dal livello di piagnoneria, e dall’eternamene insoddisfatto snobismo culturale.
    Non mi metterò a discutere le tue idee, e i tuoi dubbi sull’utilità di questa “Festa” , mi chiedo cosa occorrerebbe per riempire il vuoto culturale che tu sottolinei (in modo un po’ frettoloso e sbrigativo…) e se sarà mai abbastanza “pieno” questo “vuoto”.
    “Rigore”, “sostanza”, “serietà” sono qualità così aleatorie indefinite e indefinibili che mi viene da chiedere ma di cosa stiamo parlando? Non crederai davvero che questi tre giorni salveranno la qualità architettonica del nostro paese, o magari l’affosseranno definitivamente?
    Ti lamenti (!!!) del fatto che questo è un periodo “storico” di grave difficoltà per gli architetti… ecchissenefrega!? Visto e considerato che questo è un periodo storico nel quale le difficoltà ci sono per tutti. La professione dell’architetto non è ne il centro del mondo, ne più importante di altre, anzi.
    Esisterà una terza via tra l’immagine (piuttosto realistica e credibile) dell’architetto alla Fuffas, e i Savonarola che predicano un maggiore ascetismo per questa professione?
    Io mi godrei questi tre giorni di festa. Sono d’accordo con paesaggiocritico: è possibile che tra le molte iniziative parallele a quelle più istituzionali vi sia qualcosa di interessante. Se poi il punto di partenza delle tue aspettative è così basso basterà poco per essere stupita.

    • mara dolce ha detto:

      Michele, hai fatto bene a non utilizzare il tuo vero nome, (e a non mettere un cognome)
      perchè, probabilmente ci avresti rimesso la faccia con questa replica, provinciale proviciale. “nel dubbio(?)cercherò di essere più morbido e gentile possibile” (meno male, per un momento ho veramente temuto che potessi essere duro e scortese…)nessuna lagna: è un’accusa, una denuncia,il cui peso è coprensibile solo a quanti hanno piena coscienza della responsabilità e del ruolo che rivestono gli ordini professionali in europa. qualunquista è questa difesa anonima che dà la misura della serietà di chi scrive. se è tanto per andare a una festa, va va..

  6. commissione cultura ha detto:

    Per essere d’accordo con la S.ra Dolce ci vuole poco, basta dire che è un inziativa organizzata da un ORDINE DEGLI ARCHITETTI, P., P., C. DI UN PROVINCIA QUALSIASI, è per definizione è una cosa negativa… come gli ORDINI stessi.
    E’ più facile cacciare Pyongyang….

    • mara dolce ha detto:

      e no, cari signori “commissione cultura” (ma chi firma questa replica?) troppo facile “buttarla in caciara” e liquidare la faccenda chiamando in causa la critica generalizzata agli ordini professionali e il malcontento diffuso (fondato, giustificato e in crescita esponenziale) degli iscritti verso quello di Roma. Stiamo parlando dell’Ordine di Roma, non degli altri ordini. la commissione cultura,se proprio deve o vuole rispondere, lo faccia seriamente: spieghi, argomenti, difenda le sue iniziative, ci illustri quali vantaggi questa festa (che non è una marmellata?) porta agli architetti e all’architettura, ci dica,( ma lo pubblichi, come fanno gli ordini professionali seri),quanti soldi degli iscritti sono stati destinati a questa iniziativa, come sono stati distribuiti i danari.. quali sono gli obiettivi culturali, sociali,economici o quello che è (di solito si scrive in un progetto) appena credibile), così risponde una COMMISSIONE CULTURA SERIA che abbia i requisiti per esserlo, tutto il resto è cialtroneria, chiacchiere e vergogna.

  7. mara dolce ha detto:

    ma senti un pò commissione CULTURA:

    ma solo chiamare degli eventi “collaterali” usando un termine che evoca gli effetti di una guerriglia, ma vi rendete conto? ma studiate per favore, altro che CULTURA…

  8. commissione cultura ha detto:

    Cara S.ra Mara Dolce
    c’è un grande equivoco, mi sono espresso male:
    io sono completamente d’accordo con Lei, anzi di più.
    Il nome “commissione cultura” è ironico ed è proprio riferito a quella degli Ordini, che organizzano iniziative come questa e tante altre sparse per l’Italia.
    Ribadisco il concetto, non sarcasticamente e cioè: “Tutto ciò che è organizzato dall’ORDINE e ripeto di qualsiasi Provincia è inutile per definizione, come lo sono gli ORDINI stessi”.
    Se si potesse utilizzare questo blog per una battaglia (magari definitiva) contro questi enti inutili agli iscritti ma utilissimi ai consiglieri, sarebbe cosa buona e giusta ma …E’ più facile cacciare Pyongyang….
    Spero sia più chiara la mia posizione.

  9. ARCHITETTURA ha detto:

    Basta con tutte queste parole, con tutti questi battibecchi, con tutte queste botte e risposte….parlo io ora, io ….che sono…. L’Architettura!
    Io, che sono l’Architettura Dolce ….e quella Salata, sono L’Architettura Cultura ….e l’Architettura Paesaggio, ….tempo fa ero pure critica, ma ora non lo sono più….e dall’oltretomba vi dico:
    “è ora di finirla di nominarmi invano! Tanto sono morta da un pezzo, soprattutto in Italia e dubito che ci siano in giro cervelli che possano resuscitarmi! per cui…festa o non festa…facessero anche un gran baccano, che lo ritengo comunque invano…nel marasma del mondo romano!”
    Fa’ pure rima!

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