Sergio, “confuso”, … rispondendo a Isabella: …
Non mi confondere, Isabella! Vuoi dire che data la legge sulla protezione del paesaggio, si doveva impedire la costruzione di Casa Malaparte e lasciare lo scoglio alle lucertole, alle serpi e ai gabbiani? La casa si vede dall’alto, esso stesso scoglio tra gli scogli, sullo sfondo verde-azzurro del mare. Anzi, data la bravura dell’Uno o dell’Altro, un puro cristallo minerale incastonato nello scoglio scolpito dalle onde. Vuoi dire invece che bisognava lasciare intatto lo “scoglio famoso” perchè la legge lo esigeva? (Poi “famoso” perché? Perchè quello scoglio di calcare sta lì o perchè l’uomo, intervenendo e trasformandolo, lo ha reso l’opera d’arte che noi apprezziamo? Non la apprezzeranno di certo lucertole, serpi e gabbiani che vi nidificavano! Ma chi se ne frega di lucertole, serpi e gabbiani! Facessero il piacere di spostarsi da qualche altra parte! Alla fantasia e al gusto di qualcuno é venuto il desiderio di costruirvi la propria tana e solo questo conta!). Vuoi dire che non bisogna mai intervenire? Vuoi dire che non conta studiare il paesaggio con una attenta lettura e, dopo averne valutato i valori irrinunciabili che debbono essere le indicazioni commisurative a una eventuale trasformazione, progettare di conseguenza? Tu mi dirai di sì, dati i tempi oscuri che viviamo dove la vincono sempre o quasi sempre ingordigie affaristiche, culture alla canna del gas, amministrazioni insaziabili. Allora che facciamo? Chiudiamo baracca e burattini? Proclamiamo la morte dell’Arte e dell’Architettura? D’altronde, avendo la nostra società, il nostro romantico e nichilista pensiero, proclamato la”morte di Dio”, ne consegue ineluttabilmente che tutto é morto!! Ma forse é morto soltanto il nostro mondo, il nostro Occidente! Morto di delusioni, dubbi, aspettative esagerate, normative che i mostri che ci circondano, e che non sanno di essere anch’essi destinati alla morte, non riconoscono, morto di un disumano, velleitario e contro producente “politicamente corretto”, morto perchè le leggi naturali che hanno permesso il susseguirsi delle generazioni su questo pianeta sono sconvolte, giorno dopo giorno, dall’Artificio e dalla Tecnica. Forse l’altra chance che il Padreterno ha voluto darci dopo la delusione di Adamo ed Eva, incarnandosi per opera dello Spirito Santo in Gesù Cristo, per onorare il quale i nostri avi hanno innalzato templi, cattedrali, guglie e cupole, é stata fatica vana. Siamo irrimediabilmente predisposti al suicidio! Te possino! Quanta confusione mi hai messo in testa con affermazioni che, forse, ho anche male interpretato!
S. M.





Viva gli ecomostri :-)
ciao
c
@ S.M.
Contemplando Casa Malaparte-che considero un capolavoro nato dal compromesso di più menti artistiche che hanno travolto anche Adalberto Libera, visto il progetto lindo e pinto che aveva fatto da solo- mi sono fatta la convinzione che si tratta di un artificio divenuto nel tempo completamento della natura impervia e rugosa che caratterizza la costa caprese. Non ho mai pensato che non si dovesse fare, anche perché a quel tempo la legge di tutela del paesaggio era agli albori, ma sono convinta che debba considerarsi un caso irripetibile, visto lo sviluppo disastroso a cui le nostre coste vengono sottoposte. Ve l’immaginate Capri con tante ville sugli scogli come Casa Malaparte? Oggi potremmo avere anche un’opera delle archistar! E allora come la metteremmo? Io inorridisco al pensiero e quando mi affaccio da casa, vedendo la costiera in lontananza, non posso fare a meno di pensare che sarebbero le lucertole le uniche degne di abitarla.
E’ vero Sergio, il nostro Occidente è morto, ma non di delusioni, quanto di noia e di ricchezza. La noia del politicamente corretto causata dalla mollezza della ricchezza, che ci ha fatto perdere immaginazione e fantasia, quella vera, a vantaggio di quella per tutti.
Ognuno ha diritto alla sua fantasia, ognuno è autorizzato a costruire sugli scogli che vuole perché tutti sono, per diritto, ugualmente grandi. I 100.000 architetti poi sono tutti grandi per definizione.
In una società di massa, e pure globale, anche la fantasia è di massa e globale, e dunque mediocre.
E allora tanto vale salvaguardare la bellezza del creato e le meraviglie dell’opera dell’uomo perché …. chi è in grado di decidere e persino di affermare che qualcuno potrebbe essere più grande degli altri?
Chi si potrebbe permettere una Falling Water, chi potrebbe autorizzarla? E se fosse possibile, siamo sicuri che non ce ne pentiremmo?
Prendiamo atto che la noia e la ricchezza ci hanno infiacchito e reso mediocri, rispettiamo ciò che esiste di bello, e aspettiamo tempi migliori.
Forse questo voleva dire Isabella. Forse.
Saluti
Pietro
Secondo me il punto è un altro rispetto al …chi se ne frega delle lucertole e dei gabbiani… innanzi tutto si è agli albori delle leggi sulla tutela del paesaggio, con una inesistente coscenza collettiva sulla importanza della sostenibilità del territorio, oltre all’assenza dell’attuale emergenza abusivismo.
Oggi sarebbe impensabile (?) costruire qualcosa nello stesso posto, giustamente, visto quello che hanno fatto in Italia.
Detto ciò, c’è l’aspetto architettonico secondo il quale è una bestemmia definire questa casa un “mostro”, qui almeno, la natura si è sacrificata per una buona causa.
Viva i gabbiani e le lucertole e anche i serpentelli.
È un archetipo, una costruzione asincrona, all’origine delle case capresi.