Rinnovato il Comitato … per la “qualità” … della distruzione di Roma Capitale …

Comitato per la qualità urbana ed edilizia di Roma
(ordinanza numero 112 del 12 giugno 2007) …

Membri 2007
Aldo Ajmonino,
Lorenzo Busnengo,
Marta Calzolaretti,
Antonella Cesarei,
Giorgio Ciucci,
Patrizia Colletta,
Renato Funiciello,
Sandro Gentili,
Loredana Mozzilli,
Raffaele Panella,
Claudia Argenti Pittalunga,
Ettore Pellegrini,
Mauro Riccardi,
Amedeo Schiattarella,
Errico Stravato.

Membri 2003/2006
Lorenzo Busnengo;
Giorgio Ciucci;
Patrizia Colletta;
Sandro Gentili;
Bruno Gnozzi;
Maurizio Lucchini;
Mauro Mancini;
Bruno Moauro;
Loredana Mozzilli;
Raffaele Panella;
Ettore Pellegrini;
Francesco Purini;
Amedeo Schiattarella;
Antonio Sotgia;
Luciano Spera.

Secondo la denuncia di Mario Staderini, del primo Municipio, tra i prescelti ci sarebbero almeno 13 nomi (su 15 …) la cui candidatura è … “viziata per decorrenza dei termini, assenza dei curricula o dei requisiti soggettivi (incompatibilità), perché presentati da associazioni che non allegano statuto o che hanno scopi che non legittimano la presentazione di candidature o perché riferibili a imprese di costruzioni” …

A prescindere … da quali che siano le cause delle eventuali viziature “formali” (pare che se ne debba occupare anche il Tar) … e poi a noi di certe “questioni” non ce ne frega più di tanto … dal punto di vista “sostanziale”, visti i nomi, la cosa era e resta molto più sconcertante … inquietante … e non c’è che dire: … la qualità dell’architettura romana era e resta così in buone mani … anzi ottime … visti anche i tanti ospiti permanenti del Comitato … e, chiunque abbia fatto questa scelta, … quale città … quale “qualità” ha in mente?
ma forse Warter, … di questi tempi, … è troppo indaffarato … ha la testa altrove …
e “scambia” la qualità urbana … con qualche altra cosa …

P.S. ma se ‘sto comitato sta in piedi da tutti ‘sti anni, … in buona sostanza, … visti i risultati … 0/0, … che cazzo ha combinato? … quanti gettoni s’è magnato? …

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3 Responses to Rinnovato il Comitato … per la “qualità” … della distruzione di Roma Capitale …

  1. isabella guarini ha detto:

    Vi sono argomenti che scatenano la partecipazione dei bloggerr. Uno di questi è la manomissione dei monumeti di Roma. Penso che ci sia ancora un interesse generale per Roma Capitale. Poiché esiste una legge di finanziamento delle opere sarebbe più giusto che il Comtato per la Bellezza fosse costituito da rappresentanti provenienti da tutta Italia. Invece ci troviamo di fronte un Sindaco-Re,del piccolo Stato Capitolino, al cui mantenimento deve contribuire tutta la nazione italiana. In questa occasione non vi sono dubbi che l’architettura debba rappresentare i valori di una comunità. Quando Pericle abbelliva Atene, le altre città della Lega bofonchiavano e lanciavano accuse di spreco dell’oro comunitario, che invece doveva servire per allestire la difesa contro i Persiani. Plutarco, nella Vita dei grandi Greci, ci fa sapere che nemmeno Pericle e Fidia ebbero vita facile di fronte all’uso del pubblico danaro. Figuriamoci oggi!

  2. Arem ha detto:

    Ho notato nella lista del Comitato il nome del Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, e la cosa mi è dispiaciuta molto, visto e considerato che passano progetti come quello del Pincio, ecc…
    Non conosco le prerogative del Comitato, che poteri ha?
    In ogni modo, al di là del ruolo istituzionale che potebbe avere, spero molto che il nome indicato si sia trovato sempre in minoranza.

  3. abbeyroad ha detto:

    Mi sembra ovvio che la manomissione dei monumenti scatenino la partecipazione comune: i monumenti (di qualsiasi città, non esiste solo Roma) sono un patrimonio di tutti, soprattutto di quelli che verranno.
    Io sono uno di quelli assolutamente favorevole all’architettura ‘moderna’ (chiamiamola così) nei centri storici, perché la città va vissuta e si deve adeguare alle esigenze del periodo, certo che tutto deve essere fatto nel massimo rispetto dell’esistente e della popolazione. In un caso come quello del Pincio, sarebbe stato meglio indire un referendum cittadino proponendo diverse soluzioni, in diversi punti della città. Lo so, è un’utopia che si chiama democrazia, però cosa volte farci, sono un sognatore.

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