La città … sotto i piedi …

“Roma… Roma… chi ‘n t’ama… t’ aruvina !!!!”

Picture 1
Sempre più spesso accade di vedere, leggere ed ascoltare …
nani e ballerine che si accaniscono sui grandi temi dell’umanità …
e naturalmente dell’architettura e della città …

E così, forse per caso, ci siamo imbattuti in un sito (http://www.sampietrino.it)
che si occupa d’altro …
di pietre … calpestabili … : di sampietrini …
viva la faccia … di chi … con ironia, umiltà e intelligenza … parla … d’altro …
e, guarda caso, troviamo anche una poesia dialettale che fa al caso … nostro …
e che vi giro pari, pari …

Roma, città… aperta
Armando Bettozzi

Sei bella, Roma, e come ‘na puttana
a tutti tutta ignuda opri la porta;
chi sia la gente che entra nun te importa
è uguale si è stragnera o si è nostrana.

Te se respira, in primis, chi vie’ qua
e come te se guarda è già ingrifato
e vo’ toccatte… tutto emozzionato
e tu, sorgnona, je lo lassi fa’…

Lo pii pe’ mano e lui se fa pia’
e te lo porti a gode le delizzie
che artisti, papi, re, famie patrizzie
lassorno in sempiterna eredità .

E ar tizzio e ar caio che te porti a zonzo
je pare de sta’ in un’ attimosfera
che nu’ e’ de oggi… e penza a come che era…
e s’ accarezza un sercio… un marmo… un bronzo…

pe’ ave’ come un contatto cor passato ,
che lli’ vo’ sta’ anniscosto e ‘n vo’ sorti’
perche’ ‘n vo’ ave’ piu’ gnente da sparti’
co’ un monno che s’ e’ troppo sputtanato.
………………………….

E er SAMPIETRINO guarda e ce s’accora.
E mo’ lo vonno pure fallo fora
e fa’ cola’ er catrame pe’ ogni via
che si lo fanno… fanno ‘na pazzia !
O fanno veni’ i serci da la Cina…!
Roma… Roma… chi ‘n t’ama… t’ aruvina !!!!

Picture 2
ci siamo così ricordati anche del bel libro di Ludovica Cibin (sicuramente la cosa, fin qui, più completa sull’argomento) dedicato appunto al Sampietrino romano per il quale, tempo fa, avevamo scritto qualche riga di presentazione …
(continua in Antologia)

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3 Responses to La città … sotto i piedi …

  1. valentina ha detto:

    Volevo solo ringraziarLa per la citazione del sito sampietrino.it sul Suo blog.
    Fa sempre piacere scoprire gente interessata all’argomento: soprattutto vedo tanti utenti web che iniziano a leggere le Sue parole, e poi finiscono a guardare le nostre foto sui selci :)
    Grazie ancora e buon weekend

  2. Isabella Guarini ha detto:

    Le antiche pavimentazioni sono prese di mira da tutte le amministrazioni. Nei centri storici della Campania i basoli di pietra vesuviana sono sostituiti da sampietrìni di porfido e successivamente, per cattiva manutenzione, da asfalto, se pur fonoassorbente. Nella strada in cui vivo , la pavimentazione in cubetti di porfido è stata realizzata per i mondiali ’90, dopo ampia discussion e polemiche.Trattasi di una strada storica e panoramica, ma pericolosa , in quanto stretta, tortuosa e in pendenza. Molti sono stati gli incidenti mortali, nel passato. Ora, i continui lavori, scoordinati per i sottoservizi, hanno provocato dissesti aggravati dall’erosione delle acque piovane, veri torrenti dilavanti a causa delle fogne otturate. Talvolta, qualche cubetto pericolosamente schizza via dalle ruote delle auto in corsa. Altra causa di dissesto della pavimentazione è il peso dei mezzi di tipo industriale, che dovrebbero essere vietati nelle zone storiche. Invece, gli antichi basoli di pietra lavica, tolti dalle pubbliche strade finiscono nei viali privati dei moderni casati in cerca d’identità storica.

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