PEZZI DI MONDO DA RICORDARE
(recensione di Mauro Andreini al libro fotografico di Nicola G.Tramonte)
“Tutto quello che ora ci manca ma che abbiamo avuto la fortuna di vivere.
Vecchia coppia provata, con l’asino e le ceste vuote
Bambini seduti in gruppo sulle scale della loggia
Anziana con bastone, senza più voglia di chiedere alla vita
Vecchi amici, o forse una volta nemici, sulle scale di casa e sulla panchina di legno sotto i manifesti necrologi, aspettando il desinare
Il sorriso dei bambini in piazza, dei quali chissà chi avrà continuato a sorridere
Il pescivendolo ed il pollivendolo e l’insegna di latta
Figura nera che scende il vicolo con tutta la pesantezza della miseria
Pezzi di strade vissute, dove il decoro non serve
Sacchi di grano da mandare al mulino. Asini e muli, gli unici compagni di viaggio
La neve che fissa il silenzio, uno sguardo anziano che guarda il silenzio
Compagni di cortile al tiepido sole di febbraio su sedie sgangherate Mani e viso di rughe, mani maciullate dal lavoro come vecchie stoviglie consumate Lacravatta sotto il gilet
Donna martoriata ma forse orgogliosa. Anziana che cuce, anziano che la guarda senza attenzione,
Fonte della piazza, mamme e figlie
Uomo solo che cammina sulla neve assolata
Piccolo cannocchiale sulla solitudine della bambina
Volti di nonne orgogliose della loro storia, volti di nonni consumati dal sole
Vicoli chiusi ed improvvise aperture, piazza Giuseppe Mazzini, anche qui
Cane sul sagrato a far la guardia a Dio
La Festa del patrono e gli uomini con la giacca, la banda in piazza, la processione, col prete, il carabiniere e la Madonna
Bambino che cammina da adulto
Primi passi sull’acciottolato alla mano della nonna
Vecchia stanchezza che aspetta la fine, sulle sedie del bar, passando ai figli la propria speranza, Vecchi pensionati. Avevo ventanni di meno e ora sono uguale a te
Calzolaio, sarto, farmacista
Al ritorno da un funerale
Bel viso di bambina che crescerà bella donna
Un corteo di matrimonio con il camion dell’OM
Vecchia stazione che non serve più
Guardare il paese da lassù, ma sognare oltre l’orizzonte
Piccolo che corre alla ricerca del futuro”
Mauro Andreini
Ho scoperto che vivere solo nel presente ti rende cosciente dell’infinito e della sua bellezza. C’era qualcosa di strano nel caffè che ho bevuto ?