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Notoriamente la “mostra” è…. la moglie del mostro. E ormai da decenni siamo abituati a subire mostre in cui impazza il “famolo strano” a cui accenna Mazzola.
Purtroppo si scambia per cultura e per progresso l’incapacità di conservare le radici estetiche della tradizione da cui si proviene e il culto dell’armonia. La colpa non è degli architetti ma di quegli ignoranti che commissionano ai loro ex compagni di trasgressione, delle “cose” che sappiano di contestazione. E contestare o fare qualcosa di strano non è sufficiente per chiamarsi architetti (o ingegneri, o artisti, o qualsiasi altra professione che richieda un briciolo di autentica creatività). Siamo nella cultura delle “verità relative” o, a volte, del nulla; e la presunzione basata sul relativo e sul nulla attecchisce facilmente.
Claudio
ottimo Claudio!