CITTA’ LEGALE …

Da Sergio Marzetti: …

“Ho la ventura di vivere come un pendolo tra due CITTA’LEGALI pensate da architetti, il quartiere Casilino23 di Ludovico Quaroni e il quartiere Centocelle di Saverio Muratori. Nel primo ci abito: alti standard ambientali ma elevata rarefazione sociale, scarsità di servizi e incapacità di trovare un chiaro segno di identificazione. Nel secondo trovo quasi tutto quello che serve alle esigenze di un cittadino: densità di servizi, chiarezza di lettura dello spazio, forti segni di identificazione con più bassi standard ambientali. La più antica CITTA’LEGALE di Saverio Muratori, impostata su un chiaro Cardus Maximus, trova la sua chiave di lettura nei suoi studi urbani. La più recente CITTA’LEGALE di Ludovico Quadroni è impostata “modernamente” su un anello dinamico che ti costringe ad avere un senso di identificazione del quartiere quando lo attraversi in macchina più che quando lo percorri a piedi e dove è facile perdersi. Centocelle è più adatta ad essere percorsa a piedi, come ho detto per la sua chiarezza distributiva. A Torrenova, dove abita mia figlia e tanto simile alla foto di SENZARCHITETTI, dopo tanti anni mi capita di perdermi sia in macchina che a piedi! Ancora adesso non riesco a discernere quale delle due soluzioni, Quadroni o Muratori, è la migliore, non che oramai mi interessi più di tanto!
A proposito di Architetti e Geometri e del valore degli uni e degli altri. Ero appena entrato in un grosso studio e avevo cominciato come “lucidatore”. Intorno a me vedevo affascinato splendidi disegni attaccati sui tavoli da disegno o su verticali pannelli e invidiavo la mano di quegli antichi signori nel famoso “camice bianco”. Un pezzo di carta, una matita, un attimo di sospensione per fissare l’intuizione e appariva un nuovo mondo. Però a un certo punto venne chiamato un geometra di poco più grande di me. Doveva fare una cosa di poco conto rispetto ai progetti in lavorazione. In effetti il disegno che doveva eseguire non era di un progetto dello studio al quale invece era stato dato l’incarico non so da chi di mettere semplicemente in chiaro l’impianto stradale di un quartiere da costruirsi. Rimasi affascinato dalla bravura con cui questo geometra usava curvilinei ed altri strumenti di disegno. Spesso mi fermavo a guardarlo per carpire qualche segreto. Il disegno uscì netto e pulito, senza una sbavatura come quei degni signori non si sarebbero affaticati a produrre nè io avevo appreso a disegnare nelle Aule della Facoltà. A ognuno il proprio onorevole mestiere (come si dice in latino? Ce l’ho sulla punta della lingua ma come la parola “mestolo” per Barney non mi esce dalla mente!).
A proposito, molti anni dopo, quando andai a vivere al Casilino”23 (ora rinominato “Villa De Sanctis mentre io avrei preferito chiamarlo “Due Allori”) mi resi conto che quel disegno che mi era rimasto impresso non era che la pianta del mio quartiere!”

S.M.

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2 Responses to CITTA’ LEGALE …

  1. giancarlo galassi ha detto:

    Torrenova è un quartiere legale.
    Torrenova è progettato da architetti.

    A Torrenova ci si perde.

    • giancarlo galassi ha detto:

      Ho confuso torrenova con un’altra delle torcazzabbubbole che impestano la toponomastica romana.

      Quindi emendo e lascio solo l’ultima frase:

      a Torrenova ci si perde.

      Ma oggi, come mai prima in tanti anni, comincio a provare un senso di smarrimento anche al tuscolano.

      Ciao.

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