Andrea Di Martino su: FORMA E FORMAGGIO … L’UFO COL BUCO …
“… e ciò nondimeno, se ci riflettete, il formaggio ha una sua (ancorchè involontaria) pertinenza. Come diceva Ennio Flaiano, un marziano a Roma finirebbe presto a spaghettate. Il fatto che l’astronave da cui è sceso sia proprio l’ufo di Zazà (r.i.p.) non fa alcuna differenza, giacchè la refrattarietà di questa città a qualunque forma di futuro fa sì che perfino la presenza di un ufo nel paesaggio urbano non attiri più sguardi di quanti possa attirarne l’insolita presenza di un carro armato in uno dei tanti sfasciacarrozze che costeggiano il raccordo anulare. Insomma, arriva il momento in cui nessuno ci fa più caso. Chissa se in un futuro neppure troppo remoto (presumibilmente al termine del normale ciclo di vita dei materiali), le (in)formi forme del MAXXI non vengano depositate tra le indistinguibili lamiere accatastate di quegli sfasci cui, distrattamente, passiamo davanti da anni. E allora sarà come se nessun marziano fosse mai esistito. Anzi, sarà come se nessuna Zazà fosse mai esistita, E la vita continuerà esattamente come prima, indistinguibile nella perfetta circolarità delle stagioni, che forse in nessun luogo è mai stata così perfetta. Roma è eterna perchè è statica, ha scritto qualcuno. E questo, lasciatemelo dire, è la nostra più grande fortuna (almeno finchè ci sarà la “fantasia” al potere). Se ne facciano una ragione tutti quelli che ancora si illudono di poterci coinvolgere in un loro (improbabile) “futuro”…”