ANCORA … NERVI … SPERIAMO BENE …

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Andrea Di Martino su: PIER LUIGI NERVI … OLIMPICO …

Nervi, l’architetto-ingegnere «poeta» delle strutture

“Visto l’esito delle precedenti retrospettive su Nervi, non ci resta che sperare che quella attuale possa finalmente rendere giustizia ad una figura sicuramente molto più apprezzata all’estero che in patria, sebbene, per colmo d’ironia, le sue opere migliori (che poi rappresentano il grosso della sua produzione), siano state realizzate proprio in Italia. Se si escludono le famose aviorimesse dei primi anni di attività, secondo me il capolavoro di Nervi è la sala delle udienze in Vaticano. In essa vi è qualcosa di moderno e di antico allo stesso tempo, poichè il cemento della struttura, nonchè la conformazione stessa dei pilastri inclinati (la cui sottile plasticità è paragonabile solo ai pilastri polistili del Gotico), si sposano perfettamente sia con il travertino delle pareti, sia con la decorazione geometrica del grande rosone ellittico, la cui monumentale vetrata istoriata rimanda inevitabilmente alla grande tradizione delle cattedrali d’oltralpe, così come l’istituto Salk di Kahn rimanda alla grande tradizione del teatro greco, almeno al tramonto sull’oceano, che poi coincide col momento tragico della rappresentazione finale: quello cioè in cui nè l’architettura nè tantomeno il materiale si impongono all’attenzione del fruitore, ma sempre e solo la natura nel suo ruolo di protagonista immortale. Tra l’altro credo anche che la perfezione esecutiva di queste due opere sia tutt’oggi insuperata.”

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