Casa del Passeggero … nuova pensilina …

Schermata 2013-02-27 a 17.03.55

Da al.ma ???…

Grazie comunque …

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4 risposte a Casa del Passeggero … nuova pensilina …

  1. waferboards ha detto:

    non promette nulla di buono…

  2. sergio 43 ha detto:

    Ma no! Vedrai! Hanno solo smontato la vecchia pensilina oramai arrugginita. L’avranno portata in un laboratorio di restauro, riparata, riverniciata e, sostituite eventuali rotture dei cristalli, la ricollocheranno dov’era e com’era! Mica penseremo che invece sarà già stata venduta a un ferri-vecchio o buttata in discarica! Mica penseremo che verrà sostituita da una pensilina in alluminio con una bella scritta al neon! Ma scherziamo?

  3. Marco Giunta ha detto:

    Professor Muratore, mi spiace che il commento non sia partito insieme con l’invio delle immagini, al punto da meritarmi l’anonimato.
    In realtà, passandovi davanti ogni giorno, mi è sembrato doveroso aggiornare la situazione, vieppiù penosa, in cui giace ormai il piccolo gioiello di Oriolo Frezzotti.
    Sino a qualche anno fa i locali della Caspas erano inaccessibili a causa dell’occupazione degli stessi da parte di un pregiudicato che aveva eletto il luogo a domicilio coatto per scontarvi gli arresti domiciliari.
    Avventurarsi sino all’atrio portava con se un alto rischio personale, viste anche le minacce di morte subite da un amico-collega che, per conto della Boscolo, stava seguendo i lavori di ristrutturazione del sovrastante hotel. Figurarsi quando prospettai al “galeotto” l’idea di rilevare l’oggetto architettonico nell’ambito di uno dei corsi di disegno dell’architettura che curavo in quanto dottorando.
    Lavorando presso il Viminale, seppi in seguito che la presenza di “Don Antonio” e della sua corte di prostitute/i, dentisti filippini abusivi, disperati, diseredati e clandestini ospitati a caro prezzo in quel che rimaneva dei camerini “di riposo”; era tollerato forse “in virtù” di un suo ruolo informativo non meglio definito. L’istituto San Michele riuscì, un paio di anni orsono, a svincolarsi dal contratto capestro stipulato con il pittoresco conduttore. A quel punto, approfittando dello sgombero dei locali dalle macerie del passato utilizzo quale locale transgender e dalle miserie del più recente incongruo commercio, sono riuscito a visitarne gli interni. come testimoniano i video tratti da youtube, registrati da un altro fortunato e più attrezzato “incursore”, il degrado in cui versa la grande navata coperta da volta ribassata, su cui si affacciavano gli spazi destinati alle varie attività pubblicizzate all’esterno, era tangibile e penso che non possa essere che peggiorato, viste anche le condizioni della sistemazione esterna in corrispondenza dell’ingresso. Al piano superiore, dalle tenebre che oramai avvolgono i diversi locali oramai fatiscenti, emerge un piccolo ambiente misconosciuto, una sorta di hammam (forse denominato all’epoca bagno romano) contornato da una seduta marmorea continua e caratterizzato al centro, da una piccola fontana.
    Sarebbe auspicabile un suo recupero, ma temo che il clima di austerity abbia annacquato gli interessi iniziali degli investitori del piano di sopra.

    P.S.

    A proposito di un’altra “Casa” altrettanto malridotta e vilipesa, posso invece anticipare sviluppi positivi ed inaspettate scoperte…. “a buon intenditor”

    Marco Giunta

  4. Pingback: “CASE” ROMANE DA SALVARE … | Archiwatch

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